La storia del jazz si lega, almeno all’inizio, a quella delle migliaia di schiavi costretti a lavorare nell’immense piantagioni di cotone. Agli schiavi era concesso cantare. Attraverso il canto conservavano la loro identità e trasmettevano messaggi in codice. 

I primi canti erano canti di lavoro infatti si chiamavano Works Songs. Erano canti monodici: un solista cantava una proposta, l’altro cantava la risposta. A contatto con i bianchi i neri  apprendevano a poco poco la lingua e la cultura, infatti nascono gli spirituals i gospels songs: vocazioni verso un dio misericordioso che aiuti schiavo a liberarsi dalla schiavitù. 

Dopo la guerra di secessione 1000 di neri si trovarono liberi ma senza poter far nulla. Molti restarono a servizio degli ex padroni mentre altri si diressero verso il Nord e infine si aggiravano nelle bettole dei porti. 

Il jazz è una musica:

• Non scritta sul pentagramma

• Non eseguita da musicisti professionisti

• Diversa ad ogni esecuzione, perché si basa sull’improvvisazione