Geografia


NEW YORK
New York è situata sulla costa orientale dell' America settentrionale, sull' oceano Atlantico, sulla foce del fiume Hudson. New York è divisa in 5 distretti: Manhattan, Queens, il Bronx, Brooklyn e Staten Island. Manhattan è la parte più famosa di New York, visto che qui si trovano quasi tutti i luoghi più importanti e famosi della città: il municipio, Wall Street, Central Park, Times Square e il ponte di Brooklyn. New York è una città marittima, ma il suo clima è continentale ed è caratterizzato da inverni lunghi e freddi con piogge abbondanti ed estati calde e umide . New York è considerata una delle metropoli più multi-culturali e multietniche del pianeta. New York ha 8.8 milioni di abitanti ed è la maggiore città degli USA.
STORIA DI NEW YORK
New York fu fondata nel 1624 dagli olandesi, col nome di Nieuw Amsterdam; il primo insediamento si trovava sulla punta sud dell’isola di Manhattan. Nel 1664 questo insediamento fu conquistato dagli inglesi, che ne cambiarono il nome in New York. New York fu occupata dagli inglesi per quasi tutta la durata della guerra d’indipendenza e la città costituì il più importante punto d’appoggio britannico durante la guerra.
CURIOSITA’ SU NEW YORK
Ormai il suo soprannome viene dato per scontato, ma non tutti sanno perché New York è la “Big Apple”. Questo nome risale agli anni Venti del Novecento e si deve al cronista sportivo John J. Fitz Gerald, anche se molti ritengono fosse già in uso qualche anno prima. Il giornalista, infatti, lo utilizzò come titolo della sua rubrica dedicata alle corse ippiche sul New York Morning Telegraph: Notes from the Big Apple.Il motivo? I fantini erano soliti chiamare le gare newyorkesi “big apples” in riferimento al primo premio dato ai cavalli e da allora è diventato ufficialmente il soprannome della metropoli. Una grossa mela rossa era proprio il compenso che ricevevano i musicisti jazz degli anni ‘30 suonando nei locali di Harlem e Manhattan. Iniziarono così a soprannominare New York come La Grande Mela, capitale di successo della musica jazz del mondo.
Nel 1907 un uomo d’affari, Harry N. Allen, aveva pagato esageratamente una corsa in taxi e per ripicca volle investire lui stesso nei trasporti pubblici. Nel 1908, infatti, aveva già più di 600 auto che sostituirono definitivamente le carrozze trainate da cavalli. Scelse il colore giallo perché è quello che spicca meglio da lontano. Mentre in Italia il Ministero dei Trasporti scelse il bianco che era il colore più diffuso tra i taxi del nord del paese e infatti dall’ 1 gennaio 1993 tutti i taxi italiani divennero bianchi.
A New York ha aperto la prima pizzeria degli Stati Uniti. La prima pizzeria degli Stati Uniti aprì ufficialmente a New York nel 1905. Lombardi’s Pizza si trovava all’angolo tra Mott Street e Spring Street, in quella che oggi è la zona nota come NoLIta (North of Little Italy), a Lower Manhattan. Il proprietario, Gennaro Lombardi, era un immigrato italiano e aprì il suo primo negozio di alimentari tra il 1895 e il 1897.
A New York si parlano più di 200 lingue. Grazie alla sua storia, alla continua immigrazione e al via vai di persone che ogni giorno anima la città, a New York si parlano oltre 200 lingue. Secondo alcuni, contando tutti i dialetti, si arriverebbe addirittura a 800. Inoltre, la metropoli vanta la più grande comunità portoricana del mondo e la più grande comunità cinese dell’Occidente, quella di Chinatown.
La vita del Toro di Wall Street, non è mai stata semplice. All’1:00 di notte del 15 dicembre 1989 l’artista siciliano Arturo Di Modica, insieme a numerosi amici, parcheggiò un grosso camion vicino alla sede della Borsa di New York, e fece scendere, senza alcun permesso o autorizzazione, la sua opera d’arte più famosa: il Toro di Wall Street. L’artista e i suoi amici avevano calcolato che fra un controllo della polizia e l’altro trascorrevano solo 5-6 minuti per cui l’opera di oltre 3 tonnellate di peso doveva essere lasciata in strada in massimo 4 minuti e mezzo. Il senso dell’opera nella mente dell’artista era chiaro: un possente toro in grado di ispirare tenacia e forza per affrontare i momenti difficili, oltre a celebrare la voglia di perseverare per emergere nel proprio settore professionale. Ma quel giorno i membri della borsa di New York non apprezzarono il dono che nel frattempo aveva attirato turisti, curiosi e giornalisti delle più disparate emittenti: la sera stessa il toro fu rimosso e trasportato nel Queens. Eppure in neanche poche ore il possente toro in carica era entrato nei cuori dei newyorchesi e, a grande richiesta, una settimana dopo fece ritorno a Wall Street nella sede che ormai occupa dal 21 dicembre 1989: la piazzetta di Bowling Green Park.






